Dall’AIFA stop ad alcuni mezzi di contrasto con gadolinio per risonanza magnetica

Raccomandazioni sui Mezzi di contrasto contenenti gadolinio:

Una revisione condotta dall’EMA ha confermato che a seguito dell’uso di mezzi di contrasto a base di gadolinio si ha accumulo di piccole quantità di gadolinio nei tessuti cerebrali. È stato osservato che vi è un maggior accumulo nel cervello a seguito dell’uso dei mezzi di contrasto lineari rispetto agli agenti macrociclici. Non esiste attualmente alcuna evidenza che i depositi di nel cervello abbiano causato danni ai pazienti. Tuttavia, non essendo noti i rischi a lungo termine associati all’accumulo di gadolinio nel tessuto cerebrale, l’EMA ha raccomandato che i mezzi di contrasto lineari per uso endovenoso siano sospesi nell’UE ad eccezione dell’acido gadoxetico e dell’acido gadobenico, che continueranno a essere disponibili esclusivamente per l’impiego nelle scansioni epatiche. Tali medicinali verranno sospesi in Italia a partire dal 28 febbraio 2018. Il mezzo di contrasto a struttura lineare acido gadopentetico continuerà a rimanere disponibile esclusivamente per l’uso intra-articolare. I mezzi di contrasto a struttura macrociclica per uso endovenoso ed intra-articolare rimarranno anch’essi disponibili.  Gli Operatori Sanitari dovranno utilizzare i mezzi di contrasto a base di gadolinio solamente quando non sia possibile ottenere le necessarie informazioni diagnostiche con scansioni non intensificate e dovranno sempre utilizzare la minor dose possibile in grado di fornire sufficiente intensificazione per la diagnosi.

Per approfondire:

La nota informativa dell’AIFA

Chiarimenti Determinazioni AIFA del 29.01.2018