Attenzione: questa comunicazione è rivolta ai soli iscritti che non hanno ancora comunicato la propria PEC all’Ordine. Per coloro che non hanno ancora provveduto alla comunicazione, si prega di seguire le seguenti indicazioni.
Dal 1° ottobre risulta obbligatorio per i professionisti iscritti ad Albi comunicare agli Ordini di appartenenza il proprio domicilio digitale (il domicilio digitale corrisponde alla Posta Elettronica Certificata -PEC-).
La PEC -Posta Elettronica Certificata- corrisponde al proprio domicilio digitale o indirizzo email di Posta Elettronica Certificata “personale”, contenuto nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente e a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi. Tutti gli iscritti a un Albo professionale hanno l’obbligo di possedere una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC), ai sensi del D.L. n.179 del 18/10/2012 convertito nella L. n.221 del 17/12/2012 che si affianca alle indicazioni già contenute nella L. n.2 del 28/01/2009.
Il 17/07/2020 è entrato in vigore il Decreto Legge n.76/2020 “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale” che introduce delle importanti modifiche a quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale istituito con il D.Lgs n.82 del 07/05/2005.
L’art.37 del Decreto introduce all’art. 16 del dl n. 185/2008, co. 7 bis, il seguente periodo:
“Il professionista che non comunica il proprio domicilio digitale all’Albo o elenco di cui al comma 7 è obbligatoriamente soggetto a diffida ad adempiere, entro trenta giorni, da parte del Collegio o Ordine di appartenenza. In caso di mancata ottemperanza alla diffida, il Collegio o Ordine di appartenenza commina la sanzione della sospensione dal relativo albo o elenco fino alla comunicazione dello stesso domicilio”.
“L’omessa pubblicazione dell’elenco riservato previsto dal comma 7, il rifiuto reiterato di comunicare alle pubbliche amministrazioni i dati previsti dal medesimo comma, ovvero la reiterata inadempienza dell’obbligo di comunicare all’indice di cui all’articolo 6- bis del decreto-legislativo 7 marzo 2005, n. 82 l’elenco dei domicili digitali ed il loro aggiornamento a norma dell’articolo 6 del decreto del Ministro dello sviluppo economico 19 marzo 2013 – prosegue il testo – costituiscono motivo di scioglimento e di commissariamento del collegio o dell’Ordine inadempiente ad opera del Ministero vigilante sui medesimi”.
Pertanto l’Ordine è obbligato a procedere, previa diffida, alla sospensione dall’Albo per il professionista che non regolarizza la propria posizione.
Ricordiamo che l’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio ha già messo a disposizione GRATUITAMENTE per tutti gli iscritti la casella di Posta Certificata (PEC) e siamo dunque a richiedere quanto segue:
• Se ha già aderito a quella messa a disposizione dall’Ordine con dominio @pec.tsrm-pstrp.org o @pec.tsrm.org non dovrà comunicare nulla. Verifichi di avere la possibilità di accedere alla PEC accedendo sul sito https://webmail.pec.it/ ;
• Se è già titolare di una casella PEC diversa da quella dell’Ordine, la preghiamo di segnalarcelo attraverso le ISTRUZIONI DEDICATE.
Per ottemperare all’obbligo normativo sopracitato ciascun professionista avrà a disposizione 30 giorni di tempo.