L’Ordine risponde – I martedì della formazione: attivo sportello gratuito su formazione ECM e portale Co.Ge.A.P.S. – AGGIUNTE NUOVE DISPONIBILITÀ. IL SERVIZIO È IN PRESENZA

L’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio mette a disposizione degli iscritti uno sportello informativo per un servizio di consulenza gratuita IN PRESENZA sul tema della formazione ECM e della gestione della piattaforma Co.Ge.A.P.S.

Siamo lieti di comunicare che, a tre giorni dall’apertura, le disponibilità inizialmente predisposte sono andate esaurite. Vista la straordinaria adesione, ABBIAMO AGGIUNTO NUOVE DISPONIBILITÀ nelle date di martedì 26 marzo e martedì 21 maggio 2024, sempre dalle ore 16:00 alle ore 19:00.

Lo sportello sarà presidiato da esperti che offriranno consulenze individuali su tematiche quali: 

  • trienni precedenti: spostamenti e scadenze;
  • esoneri ed esenzioni;
  • autoformazione;
  • decorrenza obbligo formativo;
  • qualsiasi altra richiesta inerente alla formazione ECM. 

Gli sportelli saranno attivi presso la sede dell’Ordine in via San Gregorio, 53, Milano. 

Gli Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia chiamano a raccolta  i vertici delle Commissioni d’Albo: in più di 200 per un confronto su PSSR, fabbisogno formativo e sanità regionale

Si è svolta ieri, giovedì primo febbraio, la riunione convocata dai Presidenti degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) della Lombardia con i Presidenti e i Vicepresidenti delle Commissioni d’Albo.  L’incontro, che ha coinvolto gli Ordini TSRM e PSTRP sul territorio regionale – Bergamo; Brescia; Cremona; Mantova; Milano, Como, Lecco Lodi, Monza Brianza e Sondrio; Pavia; Varese – ha richiamato oltre 200 partecipanti, dando vita a un prezioso confronto su alcuni temi fondamentali per le Professioni Sanitarie, per attuare un piano d’azione condiviso in vista dei prossimi appuntamenti con Regione Lombardia.

“Credo sia stata un’iniziativa estremamente significativa per gli Ordini che rappresento” commenta Luigi Peroni, Coordinatore degli Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia e Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Brescia. “È vitale istituire sempre più occasioni di dialogo fra vertici degli Ordini e delle Commissioni d’Albo, visto il consolidamento dei rapporti con i rappresentanti del Welfare di Regione Lombardia, confermato lo scorso dicembre dall’Audizione in III Commissione Sanità”.

“Il nuovo Piano Socio Sanitario della Lombardia ci chiama a progettare la sanità del futuro” aggiunge Diego Catania, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio. “Riscontro molta voglia di partecipare, a mio avviso perché tutte le Professioni Sanitarie sentono l’urgenza di contribuire a un sistema salute equo, multidisciplinare e attento ai bisogni dei più fragili”.

Proprio la recente pubblicazione del Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) di Regione Lombardia è stata oggetto di uno scambio costruttivo fra i presenti, a partire dal cambio di paradigma di una sanità che “si prende cura” dei propri cittadini prima ancora che si crei la necessità di “curarli”. Tale concetto, che parla in modo particolare alle nostre Professioni e alla loro vocazione di una presa in carico a tutto tondo, dalla prevenzione alla diagnostica, dal trattamento alla riabilitazione, farà da filo conduttore alle proposte di emendamento da presentare ai referenti istituzionali della Regione, nell’ambito dei prossimi incontri programmati.

Fra i temi caldi sul piatto c’è anche l’urgenza di rivedere il fabbisogno formativo delle Professioni Sanitarie, le cui falle spesso si ripercuotono sul Sistema Socio Sanitario Regionale nella forma di una grave carenza di personale. Alcuni settori soffrono di un importante deficit a livello di risorse, con una richiesta che eccede di molto l’effettiva disponibilità di Professionisti Sanitari; altri, invece risentono a monte di una scarsa attrattività, complice anche la minore visibilità di alcuni profili in Italia rispetto al panorama europeo. Un’altra questione da presentare ai tavoli decisionali di Regione Lombardia, sempre con l’obiettivo di consolidare e rendere più responsivo il SSR.

“I temi che portiamo e porteremo avanti hanno una risonanza decisiva sulla rete di supporto al cittadino” conclude Elena Cossa, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Varese. “Per questo è indispensabile fare fronte comune con i rappresentanti delle Professioni sul territorio, presentando ai decisori politici proposte concrete per porre le nostre competenze al servizio della popolazione”.

La risposta dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano alla DG Ramponi: “I ruoli dirigenziali assegnati alle Professioni Sanitarie non devono essere un’eccezione. Il futuro della sanità passa dalla valorizzazione di tutte le competenze”

In data 18 gennaio veniva pubblicata sul sito internet de “La Provincia di Cremona” un’intervista alla neo-Direttrice Generale dell’ATS Val Padana Dott.ssa Ida Ramponi. In tale intervista si legge: “LA CARENZA DI ORGANICO – Il tema della ‘fuga’ di personale, che ultimamente attanaglia molti comparti del sistema sanitario, non tocca particolarmente l’ATS Val Padana. Più problematica, a detta di Ramponi, è la difficoltà di reperimento di figure professionali: «Abbiamo alcuni settori in cui c’è solo una persona a dirigere, il che è fonte di difficoltà. Ad esempio, abbiamo dei dirigenti delle professioni sanitarie che ricoprono il ruolo di dirigenti sanitari benché non siano igienisti…” 

Replica Diego Catania, Presidente dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio: “Non mi è chiara la perplessità della Dott.ssa Ramponi in merito alla dirigenza delle Professioni Sanitarie. Se la difficoltà riscontrata è in generale la mancanza di Dirigenti, concordo che questa problematica colpisce tutte le Aziende Sanitarie e che rappresenta senza dubbio un fattore limitante per un’efficiente erogazione delle prestazioni sanitarie al cittadino.

Se il problema è la presenza di Dirigenti delle Professioni Sanitarie ‘non Igienisti’, e dunque, supponiamo, che non siano medici specialisti in Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica ma che siano, invece, Professionisti dell’area sanitaria tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, l’affermazione è più problematica ed evidenzia una confusione di ruoli.

Il riconoscimento dell’importanza di tutte le Professioni Sanitarie è un concetto che la stessa Regione Lombardia ha riproposto più volte lungo il percorso di rinnovamento dell’impianto legislativo della sanità regionale, a partire dal lontano 1997, e riaffermato più di recente nella L.R. 33/2009, con ulteriori emendamenti in tal senso nella L.R. 22/2021. Ne ricordiamo uno in particolare, proposto da questo Ordine insieme agli altri Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia, accolto nel nuovo testo di legge con il riferimento alla “valorizzazione di tutte le aree delle professioni sanitarie” nella redazione dei Piani di Organizzazione Aziendale Strategici (art. 9 L.R.22/2021)”.

“L’assunzione di Dirigenti delle Professioni Sanitarie contribuisce, altresì, a concretizzare alcuni dei principi ispiratori della Legge Regionale attualmente in vigore, come la continuità tra ospedale e territorio, l’importanza delle cure di prossimità e lo sviluppo di modelli di presa in carico per i pazienti più fragili” aggiunge Catania. “L’obiettivo è lo sviluppo di un’organizzazione territoriale attenta ai bisogni reali della persona e articolata in diversi ambiti di intervento, dalle attività di screening, prevenzione e tutela della salute, passando per l’erogazione delle prestazioni terapeutiche e diagnostiche fino al supporto riabilitativo nella convalescenza e nella cronicità. Questi obiettivi possono essere raggiunti anche grazie a una dirigenza in grado di analizzare i bisogni specifici per il comparto di riferimento. In altre parole, a prevalere dovrebbero essere le logiche funzionali e non quelle di corporazione: del resto, l’era COVID ci ha dimostrato come la tenuta del sistema sociosanitario lombardo richieda l’intervento e la sinergia di molteplici profili”.

“Sono altre, a nostro avviso, le criticità organizzative che dovrebbero suscitare stupore” conclude Katia Razzini, Componente del Consiglio Direttivo dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano. “Ci rivolgiamo quindi a Ramponi per rimarcare come l’affidare ruoli dirigenziali a profili dell’area sanitaria tecnica, della riabilitazione e della prevenzione sia, al contrario, un passo virtuoso nella direzione della multidisciplinarietà. Nel 2024, la prospettiva di erogare prestazioni sanitarie senza l’opportuna valorizzazione di tutte le Professioni coinvolte appare poco redditizia, poco lungimirante e fuori fuoco rispetto al futuro”.        

SOLO PER LIBERI PROFESSIONISTI – Proroga del divieto di emissione di fattura elettronica per le prestazioni sanitarie

Come da circolare n. 3/2024 della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP, si rende noto che, per effetto del Decreto Legge 30 dicembre 2023, n. 215 , è prorogato per il 2024 il divieto di emissione di fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese verso persone fisiche (art. 3, co. 2 del D.L. n. 198/2022).

Tale divieto riguarda:

  1. i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera sanitaria, con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare a detto Sistema (art. 10 bis del DL n. 119/2018);
  2. i soggetti che non sono tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera sanitaria, con riguardo alle fatture relative a prestazioni sanitarie effettuate nei confronti di persone fisiche (art. 9 bis co. 2 del D.L. n. 135/2018, che richiama il citato art. 10 bis del D.L. n. 119/2018).

Apertura del Portale albo CTU, periti ed elenco nazionale

Vi informiamo che è attiva la piattaforma online “Portale albo CTU, periti ed elenco nazionale“, realizzata dal Ministero della Giustizia, che consentirà l’iscrizione e la gestione, in via telematica, dell’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU) e dei periti presso il Tribunale, secondo quanto previsto dall’art. 16 novies del Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 come convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

La piattaforma unica nazionale darà l’opportunità ai Professionisti interessati di inoltrare le domande di iscrizione al rispettivo albo circondariale, nonché di consultare i dati relativi ai CTU iscritti ai singoli albi.

I Professionisti già iscritti agli albi dei CTU e dei periti dovranno inserire i propri dati all’interno della piattaforma tassativamente entro il termine del 4 marzo 2024, pena l’esclusione dall’albo dei CTU.

Le nuove domande di iscrizione, invece, potranno essere presentate esclusivamente nelle seguenti finestre temporali:

  • tra il 1° marzo e il 30 aprile di ciascun anno;
  • tra il 1° settembre e il 31 ottobre di ciascun anno.

Facendo riferimento all’art. 15 delle Disposizioni per l’attuazione del Codice di procedura civile e disposizioni transitorie (di cui al Regio Decreto 18 dicembre 1941, n. 1368) possono essere iscritti all’albo dei CTU i candidati in possesso di una condotta morale e politica specchiata e che siano:

  • iscritti ai rispettivi Ordini;
  • in regola con gli obblighi di formazione professionale continua, ove previsti;
  • dotati di speciale competenza tecnica nelle materie oggetto della categoria di interesse che si ritiene sussistere quando, con specifico riferimento alla categoria e all’eventuale settore di specializzazione, l’attività professionale è stata esercitata per almeno cinque anni in modo effettivo e continuativo. In mancanza di tale requisito, la speciale competenza tecnica è riconosciuta quando ricorrono due circostanze
    • il possesso di adeguati titoli di specializzazione o approfondimento post-universitari, purché l’aspirante sia iscritto da almeno cinque anni nei rispettivi Ordini;
    • il possesso di adeguato curriculum scientifico (comprendente a titolo esemplificativo: attività di docenza, attività di ricerca, iscrizione a società scientifiche, pubblicazioni su riviste scientifiche);
  • con residenza anagrafica o domicilio professionale nel circondario del Tribunale. 

    Si precisa inoltre che:
  • l’aspirante può essere iscritto, nell’ambito del medesimo albo, in più categorie o settori di specializzazione, quando soddisfa i requisiti previsti per ciascuno di essi;
  • la speciale competenza tecnica, ai fini dell’iscrizione nella categoria e nel settore di specializzazione, è valutata dal Comitato. 

Per ulteriori dettagli è possibile fare riferimento al Decreto Ministeriale 4 agosto 2023, n. 109

Il Portale è accessibile mediante autenticazione con i sistemi SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) e Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Avviso chiusura uffici e orario modificato per le festività

Avvisiamo i gentili iscritti che nelle giornate del 27-28-29 dicembre gli uffici dell’Ordine rimarranno chiusi. Dal 2 al 5 gennaio gli uffici osserveranno un orario ridotto dalle ore 09:00 alle ore 13:00.

Cogliamo l’occasione per porgervi i migliori auguri di Buone Feste.

Messaggio di auguri del Presidente dell’Ordine

Carissimi Colleghi, 

con le prossime festività, si concluderà un anno intenso, ricco di impegni, iniziative e progetti che ci ha visti lavorare insieme come Professionisti Sanitari e parte integrante di un’Istituzione.

Nella quotidianità che ci travolge, finiamo per dimenticare la scintilla che tutti noi abbiamo dentro e che ci rende ciò che siamo. Nel mese di novembre si sono tenute le elezioni delle Commissioni d’Albo per il quadriennio 2023-2027 per il rinnovo dei rappresentanti istituzionali delle nostre Professioni. Il dialogo fra le neo-insediate Commissioni d’Albo e il Consiglio Direttivo ha già dato vita a una nuova sinergia d’intenti, confermata anche dall’Assemblea degli Iscritti con l’approvazione all’unanimità del Bilancio previsionale 2024.

Vorrei fare una riflessione insieme a voi, nata dalla presentazione che ho tenuto in occasione dell’ultima Assemblea degli Iscritti. Vi siete mai chiesti chi siamo noi che rappresentiamo l’Ordine?

Innanzitutto, siamo i nostri iscritti. Facciamo sentire la vostra voce ai decisori politici della Sanità e consolidiamo i rapporti con gli altri Ordini e tutti i diversi interlocutori delle Professioni Sanitarie. Ne sono una prova gli incontri con l’Assessorato e la Direzione Generale al Welfare di Regione Lombardia, la recente Audizione in III Commissione Sanità e i numerosi progetti realizzati con il Comune di Milano. Nelle sedi opportune abbiamo rimarcato la necessità di una valorizzazione delle nostre Professioni, con l’istituzione di Dirigenze di area, l’inclusione nei tavoli di lavoro e la presentazione di progetti pilota sul territorio.

Siamo casa: un luogo aperto agli incontri con gli iscritti, studenti e neolaureati, che animano l’Ordine con le loro idee e con l’entusiasmo delle nuove generazioni di Professionisti Sanitari. Siamo casa, inoltre, perché a seguito del confronto nelle ultime Assemblee degli iscritti, abbiamo accolto il vostro mandato di acquisire una nuova sede che ci consentirà di essere ancora più saldi nelle scelte future. 

Siamo curiosi perché costantemente animati dalla voglia di imparare, di conoscere e continuare a migliorarci. Quest’anno abbiamo organizzato numerosi corsi formativi ECM, in presenza e online, gratuiti, che hanno registrato un’ampia partecipazione e consenso. Abbiamo consolidato i rapporti con le Università, facendoci ponte fra il mondo accademico e quello professionale, consapevoli di come lo studio possa continuare ad alimentare le aspettative che sono dentro di noi.

Siamo sempre in movimento, presenti su tutto il territorio con iniziative coinvolgenti per far conoscere alla popolazione civile tutti i colori delle nostre Professioni. La Corsa delle Professioni Sanitarie all’Arena Civica, il Tram della Salute Mentale e gli altri appuntamenti di Milano4MentalHealth2023, la nuova edizione del Concorso Fotografico “Dalla parte della Persona sono solo alcune delle iniziative che abbiamo messo in campo quest’anno. Siamo attivi nella comunicazione sui media tradizionali e sui canali social, dove abbiamo avviato un nuovo progetto per parlare alle future generazioni e accendere anche in loro la curiosità verso le nostre Professioni con il nuovo profilo TikTok @ordine.tsrmpstrp.mi. 

Siamo tutto questo e molto di più. E se lo siamo è grazie a ciascuno di voi che esprime nel proprio lavoro speranza e calore alle persone con bisogno di salute. La nostra Istituzione porta in sé la scintilla di un’identità solida e chiara, illuminata dalle competenze di ciascuna Professione Sanitaria. Ognuno di noi può fare la differenza continuando ad alimentare la fiamma del miglioramento e, solo rimanendo insieme, possiamo avviare il cambiamento per dar vita a qualcosa di unico.

Auguri di Buone Feste.

Il Presidente

Diego Catania

Protestano gli Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia: “L’educazione alla salute è competenza dell’Assistente Sanitario. No a sovrapposizioni con gli infermieri”

Gli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) della Lombardia si esprimono con decisione, tramite l’invio di una nota ufficiale a Regione Lombardia, sulla recente iniziativa dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Brescia, incentrata sulla figura dell’Infermiere Scolastico. Il progetto, attuato in forma sperimentale in una scuola primaria del Bresciano, ha previsto l’attivazione di un percorso di sensibilizzazione degli alunni su diverse tematiche riguardanti la salute e la prevenzione (dipendenze, sessualità, alimentazione ed emergenza urgenza), a cura di un gruppo di infermieri pediatrici o con esperienza in ambito pediatrico.

“La sperimentazione richiama la figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, associando al ruolo dell’Infermiere un’attività di prevenzione collettiva e tutela della salute: tale attività, tuttavia, dà adito a un’indebita sovrapposizione con l’ambito di competenza dell’Assistente Sanitario, uno dei profili afferenti ai nostri Ordini” spiega Luigi Peroni, Presidente del Coordinamento degli Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia e Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Brescia. “La scuola, infatti, può essere considerata uno dei primi avamposti della sensibilizzazione sanitaria insieme alla famiglia, ed è sempre stata un ambito di riferimento dell’Assistente Sanitario”.

“L’iniziativa dell’OPI di Brescia delinea un’importante invasione di campo” rimarca Diego Catania, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio. “È l’Assistente Sanitario, come ben descritto dal suo profilo ministeriale, il Professionista addetto alla prevenzione, alla promozione e all’educazione alla salute, con specifico e chiaro riferimento, fra gli altri, all’ambiente scolastico. Riteniamo che l’operato dell’Infermiere abbia numerosi ambiti e contesti in cui dispiegarsi e molteplici modi di contribuire alla salute della cittadinanza, senza dover occupare gli spazi di pertinenza di una Professione che annovera proprio l’educazione alla salute fra le sue competenze primarie”.

Come riporta il D.M. n. 69/1997, infatti, le attività di promozione della salute sono il fulcro del lavoro dell’Assistente Sanitario, che indirizza il proprio operato sulla persona, la famiglia e le collettività.

“Gli Assistenti Sanitari, insieme ai Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, rappresentano l’area sanitaria della prevenzione identificata dalla Legge 251/2000” aggiunge Peroni. “La ricchezza dei nostri Ordini risiede proprio nelle competenze specifiche che ciascuna delle Professioni può offrire alla cittadinanza nel rispettivo ambito di riferimento, tenendo conto delle caratteristiche e peculiarità dei diversi Professionisti”.

“L’istituzione di profili di comunità non può e non deve permettere indebiti ‘allargamenti’ o ‘sconfinamenti’ da parte di alcune figure professionali a discapito di altre” conclude Catania. “La comunità, infatti, trae giovamento proprio dalla collaborazione virtuosa fra le diverse Professioni Sanitarie – ciascuna imprescindibile, ma deve sussistere il reciproco rispetto delle aree d’intervento e delle potenzialità distintive di tutti gli attori in gioco. È fondamentale che la prevenzione della Salute dei cittadini sia in mano ai Professionisti Sanitari che la pongono al centro del proprio agire professionale, per un valore aggiunto e uno sguardo mirato ai bisogni della persona”.

Rassegna stampa

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Il punto notizie

Avviso chiusura uffici

Avvisiamo che, a causa dell’Assemblea degli Iscritti per l’approvazione del Bilancio Previsionale, oggi gli uffici della Segreteria chiuderanno alle ore 15:00.

Gli Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia incontrano la III Commissione Sanità

Si è tenuta oggi, giovedì 14 dicembre, a Palazzo Pirelli, l’Audizione della III Commissione Sanità di Regione Lombardia con gli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) della Lombardia, per un prezioso confronto fra rappresentanti e decisori della Sanità regionale.

In presenza della Presidente della III Commissione, Patrizia Baffi, sono intervenuti il Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Brescia e Presidente del Coordinamento degli Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia, Luigi Peroni; il Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio nonché Vicepresidente della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP, Diego Catania, e la Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Varese, Elena Cossa. Hanno partecipato da remoto la Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Cremona, Stefania Simonetti, e il Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Mantova, Alberto Righi.

Il Presidente Peroni ha illustrato e approfondito il ruolo delle 18 Professioni dell’area sanitaria tecnica, della riabilitazione e della prevenzione che afferiscono agli Ordini: “Siamo un totale di oltre 30.000 iscritti che contribuiscono attivamente alla tenuta del Sistema Sociosanitario Regionale, mettendo un ampio spettro di competenze al servizio della cittadinanza. Una presenza capillare in tutta la Lombardia, che offre un contribuito insostituibile non solo presso le strutture sanitarie e le aziende ospedaliere, ma anche nei servizi di prossimità e a domicilio”.

L’intervento del Presidente Catania ha posto in rilievo, attraverso la presentazione di oltre 18 progetti da attuare sul territorio regionale, il possibile impatto delle Professioni Sanitarie sulla presa in carico delle persone con bisogno di salute: “Dall’assistenza domiciliare all’attuazione di campagne di sensibilizzazione nei Comuni e nelle scuole, dalla somministrazione di esami di screening e indagini qualitative alle azioni di prevenzione del disagio e delle dipendenze giovanili, fino alla cura delle fasce più fragili e anziane della popolazione, appare evidente la ricchezza del potenziale contributo delle Professioni Sanitarie alla salute della cittadinanza, da valorizzare e implementare sul territorio con il sostegno dei referenti regionali”

L’apporto dei Professionisti, tuttavia, non può prescindere da un aspetto di responsabilità, che deve essere riconosciuta sul piano organizzativo e gestionale, attraverso l’istituzione di Dirigenze e Dipartimenti delle Professioni Sanitarie, nonché su quello economico e di carriera, con lo stanziamento di risorse e l’attribuzione di incarichi di funzione. La valorizzazione delle competenze di tutte le aree riconosciute dalle Legge 251/2000 rappresenta un punto di svolta imprescindibile nel passaggio da tempo auspicato, ma non ancora pienamente realizzato, da un modello di sanità prestazione-centrico a uno olistico e multiprofessionale, in grado di seguire la persona in tutte le fasi del suo percorso di vita. Su tali argomenti si è concentrato l’intervento della Presidente Cossa, che ha sottolineato il ruolo fondamentale della prevenzione: “Le Professioni Sanitarie possono farsi promotrici di percorsi di assistenza a tutto tondo, in grado di anticipare l’esordio della patologia, nonché di contenerne e gestirne le conseguenze”.

Il confronto ha messo in luce diversi punti d’incontro fra le richieste degli Ordini e le nuove prospettive della Sanità regionale, evocando la prospettiva di un cambiamento non più rimandabile, necessario per rispondere pienamente alla domanda di salute di una popolazione fragile e caratterizzata da esigenze complesse.