Un Professionista consapevole, poliedrico, capace di riunire ambiti di competenza diversi e di assumere ruoli di responsabilità. È questo il profilo delineato dall’evento “Professioni Sanitarie: frontiere future tra etica, responsabilità e formazione continua”, organizzato dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, che si è svolto sabato 18 novembre presso la Sala Liberty “Il Treno” di Milano, con la partecipazione di più di 100 Professionisti Sanitari.
Il corso, di ampio respiro, si è rivolto a un pubblico sempre più cosciente delle proprie competenze e della necessità di adottare una prospettiva d’insieme sul panorama sanitario e sulle sue complessità, con l’approfondimento di temi quali l’evoluzione del sistema salute, le Dirigenze di area e i nuovi modelli organizzativi, la responsabilità professionale e i principi di equità delle cure. A riprova della rilevanza degli argomenti trattati non solo per i Professionisti Sanitari dell’Ordine TSRM e PSTRP, ma per tutti i profili riuniti negli Ordini professionali di interesse sociosanitario, hanno portato i loro saluti istituzionali, insieme al Presidente dell’Ordine Diego Catania, Marcella Caradonna, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano; Pasqualino D’Aloia, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi e Monza Brianza; Carmelo Ferraro, Direttore Generale dell’Ordine degli Avvocati di Milano; Angelo Mazzali, Presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio e Varese, e Nadia Rovelli, Presidente dell’Ordine della Professione di Ostetrica di Milano, Bergamo, Cremona, Lodi e Monza Brianza. In rappresentanza di Regione Lombardia è intervenuta Carmela Rozza, Segretario della III Commissione Sanità, che ha messo in rilievo la necessità di consolidare il dialogo fra decisori e referenti delle Professioni in un contesto regionale contraddistinto da sfide e criticità.
“L’evento formativo di oggi s’inserisce in una progettualità più ampia, avviata con il corso ‘Il middle management in Sanità: strumenti di comunicazione e programmazione delle Professioni Sanitarie’, organizzato lo scorso febbraio” commenta il Presidente Catania. “Come Istituzione abbiamo sempre dato valore alla formazione degli iscritti, intesa come aggiornamento delle competenze per la singola Professione, ma vogliamo offrire anche qualcosa in più: proposte formative di alto livello rivolte a tutti i Professionisti del nostro Ordine, capaci di toccare tematiche trasversali e di aprire spunti di riflessione sul nostro ruolo ‘al futuro’. Credo infatti che le Professioni Sanitarie siano destinate a crescere di pari passo con l’evoluzione del sistema salute, assumendo un ruolo chiave nel passaggio da un modello ospedale-centrico a un modello di Sanità di prossimità. Ne deriva la necessità di prendere coscienza di quanto avviene intorno a noi e di renderci attori consapevoli del cambiamento, a tutti i livelli”.
La giornata formativa ha preso il via dalla disamina, da parte del Presidente, del sistema salute e delle sue direttrici evolutive, approdando alla necessità, da parte dell’operatore sanitario, di muoversi con sicurezza entro il proprio ambito di competenza e di assumere appieno la responsabilità connessa al proprio profilo professionale. Di qui ha preso le mosse la relazione dell’Avvocato Fabrizio Mastro del Foro di Torino, che ha approfondito una recente e rilevante sentenza in materia di autonomia delle Professioni Sanitarie. L’assunzione di responsabilità non può prescindere da una riflessione sul perimetro di tutela dell’agire del Professionista, ossia il sistema di protezione e l’obbligo di assicurazione RC professionale come definito dalla Legge Gelli-Bianco, tema trattato dal Dott. Marco Giacomo Gariglio.
Nel pomeriggio, la riflessione si è estesa al piano dell’equità delle cure e del diritto sanitario nella relazione di Federico Gustavo Pizzetti, Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano, per arrivare, infine, alla riflessione quanto mai attuale dell’Ing. Matteo Cestari, referente di Co.Ge.A.P.S., sul ruolo della formazione continua in medicina, da considerarsi non più come obbligo imposto dall’esterno, ma come spinta a evolvere le proprie competenze e la propria capacità di affrontare le sfide quotidiane.
I diversi spunti sono confluiti nella discussione moderata dalla giornalista Lorella Bertoglio.
“Il nostro sistema sanitario presenta diversi scenari di fragilità, da una popolazione in crescente invecchiamento a una gestione inefficace delle risorse, passando per un impianto burocratico obsoleto e un’eredità di diseguaglianze sul piano economico e sociale” conclude il Presidente Catania. “Eventi come questo, che mettono a confronto rappresentanti delle Professioni e decisori regionali, ci insegnano che tutti devono fare la loro parte perché il Servizio Sanitario torni a ‘servire’ davvero la popolazione, riscoprendo gli originari principi di equità e universalità: le Istituzioni, la politica, gli Ordini e i Professionisti Sanitari stessi, chiamati ad assumere la piena responsabilità derivante dal loro ruolo di custodi della salute”.
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